Servizi esperienziali protagonisti del mercato Travel
(dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo)

L’esperienza del turista è un concetto su cui impattano molteplici fattori, tutti  fondamentali (qualità del prodotto e servizio offerto; della relazione umana e digitale che si instaura nelle diverse fasi del journey etc.). Ma una componente sempre più rilevante nel determinare l’esperienza e la qualità del viaggio riguarda quelle attività e servizi spesso definiti aggiuntivi o esperienziali.


Negli ultimi anni il mercato delle attività in destinazione (attività culturali, sportive, ristorazione, etc.) e dei servizi esperienziali, venduti a completamento e sempre più spesso come componente fondamentale dell’esperienza di viaggio o del soggiorno, si va affermando con forza. Essi influenzano spesso in modo significativo anche il fatturato delle aziende del settore, da un minimo del 5-10%, fino a quasi un 50%, sulla base della tipologia e quasi sempre costituiscono la componente a maggiore marginalità, promettendo di incidere ancora di più in futuro.

I servizi esperienziali nel dettaglio
In una vacanza leisure, le attività e i servizi aggiuntivi costituiscono in media il 26% del budget, superando il 31% in caso di weekend e vacanze brevi (fino a 3 giorni). I servizi esperienziali costituiscono in diversi casi la motivazione stessa che spinge il turista italiano alla scelta dell’operatore o della destinazione. La rilevanza è altrettanto forte nell’ambito del turismo business, notoriamente caratterizzato da disponibilità alla spesa e richiesta di servizi di qualità ancora maggiori.

I dati dell’ indagine condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo in questi primi mesi del 2019 su un campione significativo di viaggiatori d’affari di aziende italiane medie e grandi rivelano che l’88% ha acquistato almeno un servizio esperienziale durante il viaggio.

Per non parlare della rilevanza del cosiddetto bleisure: il 45% dei viaggiatori d’affari nel 2018 ha aggiunto ai giorni trascorsi per lavoro almeno una giornata di svago, per godere delle attrazioni della destinazione.

La prenotazione dei servizi esperienziali
Nella maggior parte dei casi, questi servizi vengono ancora acquistati una volta giunti in destinazione, nel momento stesso della fruizione o magari con qualche giorno in anticipo, in parte dipende anche dalla maturità dell’offerta rispetto al digitale.

La grande frammentarietà dell’offerta e la dimensione spesso minima degli operatori ha rallentato ulteriormente il processo di organizzazione della distribuzione digitale di questi servizi. E solo da poco tempo il mercato delle attività ha incontrato l’interesse degli aggregatori.

Il segnale della vivacità che caratterizza questo comparto arriva anche dalle startup turistiche: quasi la metà delle imprese innovative italiane ha infatti come area di business principale quella delle cosiddette experience, segmento che può garantire all’industria turistica italiana la valorizzazione di asset ancora sotto-utilizzati.